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Wiki

Il termine ‘Wiki’, che deriva dall’espressione wiki wiki (“molto veloce” nella lingua hawaiana), indica un modo rapido per scrivere a più mani un testo utilizzando un browser. Questa applicazione consente di produrre e modificare documenti all’interno di siti web in modo collaborativo. Due o più utenti possono lavorare contemporaneamente, dalle proprie postazioni, all’elaborazione di file comuni e i loro interventi vengono tracciati in una cronologia archiviata nell’ambiente digitale (repository). Ciascun utente può apportare modifiche anche ai contributi degli altri allo scopo di immagazzinare e condividere contenuti come accadrebbe in una riunione in presenza nella quale i partecipanti sono chiamati a manifestare le proprie idee e a lavorare insieme, secondo le proprie competenze, per raggiungere un risultato comune.

Questa risorsa, disponibile su Moodle, può risultare estremamente utile nel caso di lavori di gruppo o ricerche differenziate che convergono alla fine in un progetto comune frutto del consenso unanime dei partecipanti, oppure semplicemente per organizzare incontri di studio e scambiarsi materiali digitali.

Nell’area umanistica questa risorsa viene spesso utilizzata per la creazione di racconti, poesie o dispense di gruppo. Si pratica in questo modo un tipo di scrittura collaborativa che presenta molti vantaggi, primo fra tutti quello di imparare dai propri pari, una forma di apprendimento ‘orizzontale’ considerata (Crouch, Mazur 2001,Topping 2001) più motivante e a volte più efficace di quella ‘verticale’ guidata dal docente. Nell’apprendimento tra pari (peer learning) infatti sia lo ‘studente tutor’ (che si sentirà responsabilizzato dal suo ruolo e dovrà riformulare i concetti appresi) sia lo studente apprendente (che trarrà beneficio dallo studiare in un ambiente informale con una persona considerata al suo pari) aumenteranno la propria autostima e perfezioneranno conoscenze, metodi di studio e capacità di problem solving.

Il Wiki può anche essere utilizzato individualmente per prendere appunti o scrivere un diario personale usando magari la tecnica del ‘pensare ad alta voce’ (thinking aloud) grazie alla quale lo studente esplicita il proprio processo cognitivo, descrive i propri dubbi e le decisioni che prende per risolverli e le strategie che attiva per superare le eventuali difficoltà della lezione. Un’altra buona pratica potrebbe essere quella di chiedere a turni ad una coppia di studenti di redigere un diario di bordo della lezione, a beneficio degli assenti, che potrebbe essere via via arricchito dall’apporto degli altri partecipanti.

Tutorial: wiki